“La Boutique del Mistero” di Dino Buzzati

Brevi opinioni e valutazioni da una rapida lettura del libro
di Eugjen Merlika

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I sette messaggeri” – voto 5

Un racconto irrealistico, con un significato discutibile. La ter
ra non è cosi grande come lascia intendere l’autore.

 

L’assalto al grande convoglio” – voto 6
Il mondo dei briganti vecchio stampo che ha cominciato a perdere la tradizione del rispetto delle gerarchie si concilia con un indebolimento dell’autorità che perde il fascino di una volta. La figura di Planetta è complessa ed interessante e la sua fine un po’ particolare. Muore senza sparare un colpo, segno dei tempi che cambiano ed i metodi tradizionali non funzionano più persino in quel mondo.

Sette piani” – voto 7
Bel racconto, è la storia di un malato che non si accorge dell’aggravarsi giorno dopo giorno della sua situazione, ma che conserva la sua calma, grazie alle promesse finte dei medici che , incapaci di farlo guarire, dimostrano la cortesia di non fargli pesare psicologicamente la malattia. Mi piace un dettaglio che termina il racconto : si chiude la serranda della camera di Corte al primo piano, è la fine della vita.

Eppure battono alla porta” – voto 5
Un racconto al limite dell’assurdo, con personaggi che vivono nel loro mondo, senza curarsi mai di quello che succede fuori, ci ricorda la tragedia del Titanic.

Il mantello” – voto 7
Scritto bene, ma la trama pare un po’ incomprensibile. Non è chiaro cosa è successo a Giovanni che faceva il servizio militare, che arriva a casa per pochissimo tempo a salutare la famiglia e riparte ferito, accompagnato da un personaggio sconosciuto. Il dolore della madre e dei fratelli è molto commovente.

Una cosa che comincia per elle” – voto 7
L’uomo e la legge, la vita normale e l’infortunio, la possibile disgrazia, l’insicurezza e l’incognita nella quale ci si può imbattere in ogni momento. L’imprevedibilità della vita e la precarietà del destino umano..

Una goccia” – senza voto
Non ho capito il significato del racconto.

La canzone di guerra” – voto 8
Il messaggio pacifista viene trasmesso perfettamente.

La fine del mondo” – voto 8
Un bel racconto che mette in risalto l’ipocrisia umana, il rapporto dell’uomo con la religione, la paura del giudizio divino, il mistero dell’aldilà, certe manifestazioni di formalismo al riguardo. È un racconto che ci fa riflettere su questi temi.

Inviti superflui” – voto 9
Un’apoteosi dell’amore romantico, che non conosce età, che scavalca spazio e tempo, che riempie la vita di significato, che motiva, che esalta, che si identifica con lo stesso concetto della vita.

Racconto di Natale” – voto 7
È una forma di esame di coscienza individuale e collettivo. Il Signore ci mette alla prova ogni giorno e spesso noi non ci rendiamo conto. Colpisce il fatto che in queste prove a volte non vengano promossi nemmeno i servitori di Dio.

Il cane che ha visto Dio” – voto7,5
Il racconto ci presenta il confronto tra l’ipocrisia umana degli abitanti di un paese e la fede dell’eremita, che viene monitorata dalla clemenza celeste. C’è anche un altro confronto tra le superstizioni della gente, la loro malvagità ed il cane fedele fino alla morte all’eremita.

I topi” – voto 9
Mi sembra una presentazione allegorica della società umana che, in momenti particolari della sua esistenza, non ha il coraggio di affrontare i suoi problemi nelle radici, li rinvia, li sottovaluta, li evita per vari motivi, finche viene travolta da esse. Si può fare un paragone con la situazione attuale politica del mondo di oggi, riguardo alla lotta contro l’ISIS nel Medio Oriente, forse è veramente appropriato.

Il disco si posò” – voto 8
L’autore descrive un incontro immaginario tra un prete e due extraterrestri, il confronto di idee e di concetti. Da questo vengono a galla i difetti della razza umana che sono : mancanza di determinazione, poca resistenza alle tentazioni, ingratitudine, persino l’uccisione di Dio. Gli extraterrestri se ne vanno delusi da questa umanità che è ancora nei primi passi e che rimane composta da “avidi, turpi, mentitori….

Il tirano malato” – voto 5

I santi” – voto 6

Lo scarafaggio” – voto 6

Conigli sotto la luna” – voto 8
È una  breve riflessione sulla vita umana, lo stato d’animo che accompagna ogni tanto i nostri giorni, la paura dell’ignoto, di quello che può succedere tra un’ora, un giorno, una settimana …. “l’inquietudine che ci avvelena”.

Questioni ospedaliere” – voto 8,5
È un bel racconto che ha per soggetto un ospedale qualunque, con le sue regole, i suoi padiglioni, il suo personale, il suo modo di assolvere i suoi doveri, di venire incontro alla gente. Il trama rappresenta un episodio particolare, un po’ inverosimile, ma in se stesso difficile a capirlo e giustificarlo. Le regole ed il servizio a volte entrano in conflitto, a causa delle violazione delle prime e della negligenza del secondo. Il risultato può essere disastroso come in questo racconto. Chi dovrebbe avere la priorità,la forma o la sostanza? Senz’altro la seconda, particolarmente in un campo cosi delicato come quello della medicina, ma l’autore ci presenta un caso dove succede il contrario, con conseguenze tragiche.

Il corridoio del grande albergo” – voto 7
Un manuale della stupidità umana in un Paese del mondo civilizzato.

Ricordo di un poeta” – voto 8
Una riflessione interessante sulla vita nel suo complesso e le sue fasi principali dalla nascita alla morte in chiave autobiografica. Si mette in risalto l’importanza dell’individuo spiccato, in questo caso un poeta, ma poteva essere di qualsiasi estrazione, il suo contributo all’arricchimento della cultura di un popolo o di una società. La sua vita spesso passa tra difficoltà e privazioni, ma la sua opera entra nel patrimonio della nazione ed il suo nome nella memoria storica di essa.

Il colombre” – voto 9
Bellissimo racconto che ha le sembianze di una favola ma che professa un’idea precisa che corrisponde ad una altrettanta verità universale : l’uomo non sa mai quale sarà il suo destino, il suo futuro. A volte anche quando si confronta con un pericolo, scopre che quella situazione era la sua fortuna. Il bene ed il male si alternano durante la vita, che rimane sempre la grande incognita.

L’umiltà” – voto 9
La religione, come mezzo e forma di contatto tra l’uomo e la Provvidenza e i suoi riti basilari, come la confessione, sono alla base di questo ottimo racconto di Buzzati. Non so se corrisponde ad una storia vera il soggetto del racconto, ma il suo messaggio colpisce nel cuore e fa riflettere, dimostrando l’alto valore morale degli insegnamenti del Vangelo nella formazione dell’uomo. Questa riflessione ispira anche un esame di coscienza per ciascun credente che può paragonare il “peccato di orgoglio” che castiga per tutta la vita un servitore di Dio, diventato Papa, con i gravi peccati che nel silenzio della sua intimità riconosce a se stesso.

Riservatissima al signor Direttore” – voto 7
Il giornalismo con i suoi trucchi, in questo caso con le sue disonestà, è l’argomento di questo racconto. Il caso sembra molto strano ma l’autore, che conosce molto bene quel mondo, ci descrive in modo convincente anche questo lato oscuro del “quarto potere”.

Le gobbe del giardino” – voto 7,5
Un racconto a metà tra la fantasia e la necessità di meditare su un presunto collegamento tra noi ed il mondo che ci aspetta, quando avremmo finito la nostra missione su questa terra. Questa meditazione si accompagna con un grande desiderio, espresso dallo scrittore che dopo la morte qualcuno “con un filo di rimpianto penserà a un certo tipo che si chiamava “Dino Buzzati”. Non è un desiderio particolare dell’autore di questo libro, è un sogno di tutti gli uomini che, purtroppo, pochissimi riescano a realizzare. Buzzati entra in questo ristretto numero di italiani che sono  rimasti impressi nella memoria culturale della nazione, grazie alle sue opere. Il problema si pone davanti alla stragrande maggioranza dei poveri mortali che finiscono nel dimenticatoio…

L’uovo” – voto 8
Anche in questo racconto l’autore si fa aiutare dalla  fantasia per stigmatizzare  un lato oscuro della società umana : la disuguaglianza e le sue manifestazioni più scabrose, i pregiudizi, la superbia, l’irriverenza verso i deboli e i poveri, portati all’estremo. Lo scrittore arma la sua eroina di una potenza sovrannaturale, in proporzione alla sua rabbia, causata dall’offesa subita dalla sua bambina. Sembra assistere ad una scena del Giudizio Universale e tutto questo per un uovo di cioccolato. Indirettamente si deplora l’imbecillità umana, capace di generare mostri.

La giacca stregata” – voto 8
È un racconto allegorico sul rapporto tra l’uomo e la fortuna, tra quest’ultima e gli equilibri morali, tra la ricchezza materiale e la coscienza individuale, tutti fattori che determinano comportamenti che condizionano lo stato d’animo e la personalità dell’individuo.

La Torre Eiffel” – voto 6
Anche le grandi opere dell’ umanità presentano i lati oscuri, i misteri che non saranno mai conosciuti, il gioco di interessi di quelli che hanno la responsabilità  della conduzione, come anche di quelli che lavorano.

La ragazza che precipita” – voto 4
Incomprensibile per me il morale della favola.

I due autisti” – voto 7
Un racconto che tratta la relazione madre – figlio, l’amore della prima ed il comportamento del secondo che tiene maggiormente a vivere in pieno la vita, senza rinunciare a niente in virtù della madre che si avvia di andare da questo mondo. Chiunque, leggendo questo racconto, può provare un pizzico di rimorso piccolo o grande, secondo le dimensioni del fenomeno. In un mondo come il nostro, che tende a perdere in continuazione i valori della famiglia, a favore della libertà incondizionata dell’individuo, il discorso di questo racconto coinvolge tutti, senza distinzione.

3 pensieri su ““La Boutique del Mistero” di Dino Buzzati

  1. Nel racconto “Il mantello”, il protagonista Giovanni credo sia stato in realtà ferito a morte. Per questo il signore sconosciuto, che lo attende impaziente fuori dal cancello di casa e che vuole rappresentare una qualche entità celeste, accompagna Giovanni alla sua casa dove potrà per l’ultima volta salutare la sua famiglia, prima di andarsene per sempre via con lui. Forse una morte troppo ingiusta, e questo saluto prima dell’aldilà vuole essere una specie di carezza alla madre, alle persone più care, un’addolcire il dolore.

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  2. Racconti irrealistici e assurdi? Beh, ovviamente. Il realismo non era nelle intenzioni di Buzzati. Il racconto I sette messaggeri è chiaramente metaoforico: cosa c’entra la grandezza della terra? Ma per favore.

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  3. Ciao. Ragazza che precipita è una metafora della vita. Ti butti giù, tutto va bene, ma alla fine invecchi in velocità e schianti. Bello che nel racconto la metafora e l’immagine che la spiega vadano di pari passo. Il grattacielo è chiaramente la vita, ma è anche un grattacielo vero e proprio, nel quale ai piani superiori si vedono belle ragazze cadere e a quelli inferiori vecchie che si schiantano.

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